Riflessioni sparse

Going unsocial

In questi mesi non mi sono limitata a non scrivere sul blog, ma ho anche chiuso praticamente tutti i canali social, con l’unica eccezione di Linkedin.

Ho chiuso ormai da tempo il profilo Instagram, ho chiuso la pagina Facebook (resta il profilo personale, ma non pubblico un granché nemmeno lì), ho un profilo Twitter che tengo aperto più che altro per la pigrizia di chiuderlo, ma credo di non aver mai pubblicato nulla o forse qualcosa all’inizio, non lo ricordo nemmeno più. Ho ancora il mio profilo Pinterest, che ho svuotato in attesa di decidere cosa farne. Altri canali non ne ho mai aperti.

Il motivo è molto semplice: detesto i social. Non mi piacciono, non mi sono mai piaciuti e dubito che potrò mai apprezzarli. Soprattutto in questi due anni di pandemia, credo che i social abbiano dato tutto il peggio in termini di disinformazione e chiacchiericcio inutile e continuo.

Si salva Linkedin dove, salvo rare eccezioni, si parla di lavoro, si “incontrano” professionisti e i toni sono per lo più civili e urbani, quindi se vi interessa quello che scrivo, non avete scampo, dovete seguire questo blog, o al massimo il mio profilo Linkedin.

Forse un giorno affiancherò al blog la newsletter, ma ci sto ancora pensando.

Amo la vita lenta, le chiacchiere davanti a una bella tazza di tè, le persone vere e dal vivo, mi piace ascoltare (davvero) quello che dicono gli altri e ritengo che i social non siano il posto giusto per me. È un po’ come cercare di fare conversazione in discoteca, con la musica a tutto volume, la gente che balla e strilla e che interrompe ogni cinque minuti.
Personalmente mi ritengo più tipo da sala da tè: atmosfere ovattate, tazze di ceramica, aromi delicati e conversazioni tra amici, magari accompagnate da qualche pasta di mandorle oppure un tramezzino. Con un sottofondo bassissimo, quasi impercettibile, di jazz.

Ecco in questo blog mi piacerebbe riprodurre questa atmosfera. Qui si parla, di cose serie, ma non solo, però con un certo stile (spero), senza strillare, senza interruzioni, una bella chiacchierata tra amici, davanti a una tazza di tè.
Ho sempre a portata di tazza il mio amato Earl Grey, con una punta di miele. Se volete favorire…

4 pensieri su “Going unsocial”

  1. ho molto apprezzato la tua riflessione di oggi, grazie.. mi sento anche io un po’ cosi’ e spero di riuscire ad allontanarmi completamente dai social!
    l’unica cosa con cui non concordo del tutto e’ il miele nell’Earl Grey! lol 😀 😀

    "Mi piace"

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