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Schmeat, il futuro della carne?

schmeat


Nell’agosto 2013 è stato cucinato il primo hamburger di schmeat.
Schwhat? (lo ammetto, la battuta non è mia, però è carina).
La schmeat è un tipo di carne prodotta sinteticamente in laboratorio, presso l’università di Maastricht per la precisione, partendo da un brodo di antibiotici e cellule staminali bovine. Il nome deriva dall’unione di sheet e meat.
In italiano è conosciuta come carne in vitro o carne sintetica.

A prima vista la schmeat sembrava portare solo vantaggi: una carne ecologica, rispettosa degli animali e dalla produzione potenzialmente illimitata, cosa importante viste le previsioni di aumento della popolazione mondiale.
Purtroppo alla prima prova, questa carne rivoluzionaria ha presentato due problemi potenzialmente insormontabili:
1) il prezzo; infatti produrre i primi 140gr. di carne è costato €250.000. Con una previsione di produzione a prezzi commerciali di oltre vent’anni.
2) La consistenza e il sapore, non esattamente invitanti, dovuti al fatto che la carne è stata creata solo con proteine e fibre, mentre la carne “vera” è composta da molto altro: sangue, grasso, cartilagini, ecc..

I ricercatori non si sono fatti scoraggiare da questo successo solo parziale.
La ricerca è stata affidata a una società creata appositamente dall’università di Maastricht, la Mosa Meat, e alla nuova carne è stato anche cambiato il nome: oggi i ricercatori preferiscono definirla clean meat (o cultured= coltivata). Inoltre grazie alle nuove tecnologie, le previsioni di produzione a costi commerciali sono passate da oltre vent’anni a circa cinque. Ma le buone notizie non finiscono qui, la produzione di questa nuova carne porterebbe ad abbattere le emissioni di gas serra del 99% e a una riduzione dei terreni adibiti all’allevamento intensivo del 96%.

Se queste previsioni sono corrette, fra qualche anno non si andrà più dal macellaio a comprare la carne, si stamperà il taglio desiderato con le nuove stampanti 3D.
E voi cosa ne pensate? Vi andrebbe di assaggiare una bella bistecca di schmeat?

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4 pensieri su “Schmeat, il futuro della carne?”

    1. Non so, l’idea è un po’ inquietante, però da quando ho letto il dilemma dell’onnivoro di Pollan, devo dire che mi sento un po’ in colpa quando mangio la carne. Sarebbe un discreto compromesso. Insomma, vegetariana non mi ci vedo proprio 🙂

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  1. Piuttosto inizio ad allevare mucche, maiali e polli in giardino, alla carne (quella vera) non posso proprio rinunciare..

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    1. Se dovessi allevare io mucche e polli, poi non riuscirei nemmeno in mille anni a macellarli e a mangiarli, diventerebbero parte della famiglia. Posso gustarmi una bella bistecca perché non ha gli occhioni della mucca da cui proviene (sono ipocrita lo so).

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