Ho aggiornato il post aggiungendo il link all’interessante intervista che ha rilasciato Marzia Grillo sulla nascita di quest libro.
Oggi voglio presentarvi un libro che è nato da un’idea molto interessante, ma che si è rivelato un po’ deludente. Perché ve lo consiglio? Per due motivi: l’idea di partenza è davvero molto interessante, la postfazione vale tutto il libro.
Sto parlando di Charter in delirio -Un esperimento con i versi di Emily Dickinson a cura di Marzia Grillo. L’esperimento consiste nel “dare in pasto” a vari traduttori automatici alcuni versi di Emily Dickinson.
Ed è quello che effettivamente ha fatto la curatrice: ha scelto alcune poesie di Emily Dickinson, le ha fatte tradurre da un traduttore automatico (non è specificato quale, immagino per evitare querele o problemi di qualunque tipo) e… basta, fine, esperimento finito, se volete tirate da voi conclusioni e somme. Ed ecco la mia delusione, non c’è un’analisi, un confronto con una traduzione “umana”, nulla, zero. C’è un’idea potenzialmente…
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