Il termine chowder indica quelle zuppe a base di latte o panna che vengono ispessite con cracker o gallette (ship biscuits) spezzati oppure con il roux, una salsa che si ottiene mescolando burro fuso, maizena e farina. Solitamente vengono servite con frutti di mare. 
Questo tipo di zuppa ai frutti di mare è piuttosto diffuso nelle zone costiere del nord Europa (soprattutto Bretagna e Irlanda) e del Nord America, ma la più famosa è quella del New England, la clam chowder, ovvero la zuppa di vongole, conosciuta anche come Boston Clam Chowder.
La base di questa zuppa si ottiene mescolando a una base composta da latte e panna delle patate a cubetti, cipolle tritate, vongole tritate insieme a un po’ di burro.
L’origine della parola chowder non è ben chiara, ma potrebbe derivare dal francese chaudière, calderone, visto che pare sia stata portata negli Stati Uniti dai marinai bretoni. Gli abitanti del New England la chiamano anche Quahog ovvero il nome con cui i nativi americani designano le vongole della specie Mercenaria mercenaria utilizzate nella preparazione di questa zuppa.
Se a questa zuppa si possano o meno aggiungere i pomodori è una questione fortemente controversa sin dal 1930, al punto che nel 1939 nel Maine fu emanata una legge che vietava l’aggiunta dei pomodori alla zuppa. Esistono numerose varianti di questa zuppa, quasi tutte giocate sull’aggiunta o meno del pomodoro e sulla densità del brodo. La versione con il pomodoro viene definita con un certo disprezzo, dagli abitanti del New England “Manhattan-Style“.
Oggi i cultori di questa zuppa possono sfidarsi nel corso dell’annuale Great chowder cook-off, una gara culinaria dove i contendenti fanno assaggiare al pubblico la propria versione della zuppa e il pubblico vota la preferita. Il vincitore porta a casa una pentola traboccante di premi e la possibilità di darsi delle arie per tutto l’anno.
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Debora Serrentino 