“What is in a name?” si interrogava la povera Giulietta.
Molto più prosaicamente oggi proveremo a capire “cosa c’è in un prezzo?“.
Quando acquistiamo un prodotto, è piuttosto facile immaginarlo: materia prima, lavorazione, marchio, pubblicità, distribuzione, ecc..
Quando acquistiamo un servizio, nel caso specifico, una traduzione, diventa tutto più complicato. Soprattutto da quando google translator e simili hanno iniziato a diffondere l’idea che per tradurre sia sufficiente copiare un testo in un riquadro e voilà, la traduzione è fatta. Non voglio entrare qui nel merito della qualità delle traduzioni fatte con google translator, però fidatevi, quella non è una traduzione degna di questo nome.
Al momento l’unico prodotto che si possa definire traduzione è il risultato del lavoro di un traduttore professionista.
Quindi, cosa c’è nel prezzo di una traduzione?
1) Anni e anni di studio. Sembra banale, ma una traduttore per diventare tale ha dovuto studiare molti anni, e dovrà continuare a farlo per tutta la sua vita lavorativa.
2) Esperienza. Che si parli di traduttori “nati” tali, o di traduttori che lo sono diventati dopo aver fatto esperienza in altri settori, nel fare una traduzione il traduttore deve mettere in campo tutta la propria esperienza.
3) Ricerca e ancora ricerca. Oltre ad attingere al proprio patrimonio personale di conoscenze, prima di iniziare una traduzione si fa ricerca, si cercano fonti ufficiali, glossari, corpus linguistici e molto altro, a seconda del testo da tradurre.
4) Tecnologia. La figura del traduttore che scrive a mano su un foglio è parecchio datata. Oggi tutti i traduttori usano pc e software che, se da un lato aiutano il traduttore a velocizzare il lavoro, dall’altro hanno un costo, sia in termini economici sia in termini di tempo impiegato per imparare a utilizzarli.
5) Traduzione. La parte più consistente del prezzo è, ovviamente, la traduzione, il tempo che il traduttore impiega a trasformare il testo A nel testo B.
6) Revisione. Che il traduttore decida di farla personalmente o di affidarsi a un collega, la revisione comporta tempi e costi, ma garantisce la qualità del prodotto finale.
7) Richieste accessorie. Il lavoro nel week end o nelle festività, il lavoro serale, l’urgenza, la traduzione di testi in formati non editabili (tutte quelle traduzioni che non sono in word o in altri formati testo per intenderci), formattazione e/o impaginazione particolare, la traduzione creativa di slogan e/o marchi, la localizzazione, il DTP, la creazione di glossari, la cessione delle memorie di traduzione, ecc. Sono tutte voci che comportano maggiorazioni nel prezzo.
Oppure puoi semplicemente considerare che quando acquisti una traduzione, acquisti un pezzetto di magia, la magia di un traduttore che con la sola forza del pensiero è in grado di trasformare un testo da una lingua a un’altra. Quindi, quanto costa la magia?
Immagine di Ryan McGuire su Gratisography