Adoro i saggi di Michael Pollan perché racconta in modo chiaro e documentato come l’industria dell’alimentazione (principalmente americana, ma di fatto globale) ha trasformato il nostro modo di mangiare, come è cambiato il nostro rapporto con quello che mangiamo e, molto importante, fornisce interessanti alternative.
Mi piace perché non è un fanatico seguace di qualche moda, ma un giornalista molto equilibrato che si informa e informa chi lo legge documentando tutto, senza demonizzazioni e sensazionalismi, anche se i suoi libri hanno davvero fatto sensazione e venduto milioni di copie in tutto il mondo.
L’idea che “siamo ciò che mangia quello che mangiamo” è una sorta di aggiornamento dell’idea di Ludwig Feuerbach “siamo ciò che mangiamo“. Questo perché oggi stiamo finalmente capendo che il modo in cui alimentiamo gli animali che mangiamo ha un impatto anche sulla nostra salute, oltre che sull’ambiente. Il tema della sostenibilità degli allevamenti è di estrema attualità ed è un tema che negli anni a venire dovrà svilupparsi e diventare centrale nelle politiche dei vari governi.
Se volete farvi un’idea dei temi trattati da Michael Pollan vi consiglio il suo libro più famoso “Il dilemma dell’onnivoro”. Potete anche leggere una mia breve recensione.