Alcuni giorni fa ho fatto un test e una delle domande era proprio sui macaron, bisognava scegliere se fosse corretto scrivere macaron o macaroon. Non senza qualche esitazione, lo ammetto, ho scelto la prima versione, e tutta felice mi sono portata a casa il punto per la risposta corretta.
Non so se vi è mai capitato di avere l’impressione che chi vi dà ragione in realtà si sbagli. Ecco, a me è successo così, contenta per aver superato il test, ma non molto convinta della risposta, sono andata a cercare su Google e ho trovato conferma ai miei dubbi. Entrambe le grafie sono corrette, e non perché si possa scrivere in entrambi i modi, ma perché le due parole si riferiscono a due cose diverse.
Macaron

I macaron sono biscotti di meringa aromatizzati alle mandorle, uniti due a due con uno strato di crema di burro, marmellata o crema ganache. Hanno una caratteristica colorazione pastello e possono avere un’ampia varietà di sapori. Nonostante siano un dolce tipico della pasticceria francese, secondo la tradizione risalgono a una ricetta italiana portata in Francia intorno alla metà del 1500 da Caterina de’ Medici quando si sposò con Enrico II di Francia. Inizialmente erano biscottini singoli che ricordavano un po’ gli amaretti italiani. In Francia ebbero successo e subirono diverse trasformazioni prima di diventare così come li conosciamo oggi.
Sono biscotti che richiedono una certa abilità nella preparazione, soprattutto nella parte detta macaronage, in cui si devono amalgamare nella meringa gli ingredienti in polvere, mandorle tritate e zucchero, lavorando il tutto con una spatola e cercando di smontare l’impasto per fargli raggiungere la giusta consistenza e lucidità.
Per aggiungere confusione alla confusione, i macaron sono conosciuti, soprattutto negli Stati Uniti, come french macaroons, macaron parisien oppure le macaron Gerbet.
Macaroon
I macaroon sono biscotti preparati con cocco grattugiato, albumi e zucchero e sarebbero una variante americana dei macaron francesi, a cui si ispirano sia nella preparazione sia nel nome (anche se secondo alcune versioni, i macaroon sarebbero stati “inventati” in Scozia e poi esportati negli Stati Uniti, dove hanno avuto un successo particolare nelle comunità ebraiche, perché non contengono farina e possono essere serviti in occasione della Pasqua ebraica).
I macaroon, che non possono vantare la varietà della versione francese, si trovano spesso nella variante ricoperta di cioccolato. Il loro punto di forza è la preparazione semplice e veloce, si fanno in appena 10-20 minuti, e ne esistono anche versioni che non necessitano cottura in forno (ovviamente in questo caso non contengono l’albume che viene sostituito con creme a base di burro, latte o cocco).
Originariamente il nome era la versione inglese dell’originale francese macaron, ma in un secondo momento ha iniziato a indicare un diverso tipo di biscotti. In Italia sono conosciuti anche come congolesi.
Se vi è piaciuta la storia di questi biscotti e volete sapere di più sulle differenze, potete guardare questa bella infografica.
Mi fai sempre venire un’acquolina!!! La prima volta che ho mangiato i macaroon ero a lavorare a Disneyland Paris, quindi per me si chiameranno sempre e solo rocher coco… non avevo idea che si chiamassero congolesi in italiano!
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