Il libro che voglio proporvi questa settimana è corto, cortissimo, si legge in una mezz’ora, ma è uno di quei libri che ti fanno pensare e che torni a rileggere qua e là per capirlo meglio, per prendere spunti e appunti (perdonate il gioco di parole). Insomma è proprio interessante.
L’autore è Simone Laudiero e il libro si intitola Last night a subber saved my life. Dalle serie TV ai sottotitoli. È una riflessione interessante su quello che molti chiamano fenomeno dei fansubber, anche se credo che ormai si possa parlare più di realtà che di fenomeno, visto che i fansubber lavorano dal lontano 2000 e direi che dopo 16 anni non possano più essere trattati come una novità effimera, come vorrebbe la definizione di fenomeno.
Premetto che per me il mondo del fansubbing è del tutto sconosciuto, non traduco sottotitoli e non vedo serie dai siti di fansubbing, non per snobismo o altro, semplicemente perché dove abito l’adsl è arrivata da un paio di anni, quindi per ovvi motivi per me scaricare file su file fino a un paio di anni fa era fuori questione. Ho trovato questo libro doppiamente interessante, perché ho scoperto un mondo che ignoravo. Il punto di forza è sicuramente il fatto che viene raccontato il fansubbing da chi effettivamente lo fa, ragazzi, ma anche no, che nottetempo si impegnano per sottotitolare le serie più seguite della televisione, e qui ho scoperto che i subber non seguono la tv, anzi, alcuni nemmeno ne possiedono una (sorpresa n°1). I subber non sono solo giovani studenti, si possono trovare anche persone adulte o molto adulte (sorpresa n°2, si parla anche di ultrasessantenni), che traducono per passione e per la voglia di condividere le loro serie preferite con altri appassionati, ma che non tutti aspirano a fare i traduttori (sorpresa n°3), anche se per alcuni è il trampolino di partenza, una sorta di palestra, tanto che alcuni iniziano a inserire questa attività nel curriculum. Spesso non hanno una buona opinione del doppiaggio (dubbing), ma, visto che leggo anche i post di colleghe che si occupano di traduzione per il doppiaggio , ho notato che si pongono gli stessi problemi nell’affrontare le traduzioni. Si affronta anche la questione se i fansubber possano essere considerati dei professionisti o dei bravi dilettanti (e vi lascio il piacere di scoprire la risposta). Per finire, credo che sia un libro che merita di essere letto senza pregiudizi.
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