Zoodles sta per zucchini noodles, ovvero degli spaghetti fatti di verdure (zucchine, come dice il nome, ma anche carote o altre verdure), ma in alcuni siti si trovano ricette anche con la frutta.
Per realizzare gli zoodles è necessario un attrezzo per affettare a spirale le verdure: uno spiralizer (ovvero uno spiral vegetable slicer) o zoodle slicer che molti siti italiani si limitano a definire “l’attrezzo per affettare a spirale” o simili. Ci sono comunque un buon numero (più di 5.400) di occorrenze anche per spiralizzatore.
Questo attrezzo è nato come strumento per i ristoranti per affettare le verdure per fare le decorazioni dei piatti.
In realtà si possono usare anche la classica mandolina (mandolin slicer) o la grattugia julienne (julienne peeler).
I zoodles oltre a essere un’ottima alternativa agli spaghetti per i celiaci, sono il piatto preferito da tutti coloro che seguono le ultime tendenze alimentari: dalla paleo dieta, all’alimentazione vegana, del resto basta guardare il lungo elenco di qualità che viene riconosciuto a questo alimento (qui) per capire come facciano tutte parte del nuovo in cucina e in ambito alimentare:
– favorisce un incremento nel consumo di verdure (specialmente da parte dei bambini);
– ottima alternativa alla pasta;
– privi di glutine (gluten free), per allergici e intolleranti al glutine;
– privi di cereali (grain free), come previsto dalla paleo dieta;
– privi di grano (wheat free), come previsto dalla dieta zero grano;
– per il regime low carb, a basso contenuto di carboidrati;
– salutari e nutrienti;
– economici e semplici da preparare;
– sono un alimento non trasformato e non lavorato (unprocessed).
Se siete curiosi e volete provare qualche ricetta, in rete ne trovate moltissime, io vi segnalo un sito interamente dedicato ai noodles di verdura e frutta che mi ha colpito per il nome: inspiralized (qui).
Trovo che questo piatto sia interessante non tanto e non solo da mangiare, ma per l’incredibile quantità di neologismi e termini specialistici utilizzati per descriverlo.
E voi cosa ne pensate, vi attira di più l’aspetto linguistico o quello culinario?
Avete mai provato a mangiare gli zoodles? Come li cucinereste?