Grass fed: la carne del futuro arriva dal passato

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Cosa mangiano le mucche? Se fate questa domanda a un qualsiasi bambino della scuola materna vi risponderà: l’erba. Purtroppo la realtà è ben lontana dall’immaginario che si insegna ai bambini. O no? Una delle ultime tendenze in fatto di carne è la carne grass fed. Ma cosa significa grass fed? Semplicemente alimentato ad erba. Come può essere che una delle ultime tendenze in fatto di carne sia semplicemente una carne che deriva da mucche che mangiano erba, come può spiegarci qualsiasi bimbo di 4/5 anni?
Facciamo un passo indietro. Alla fine degli anni ’80 esplode il caso del morbo della mucca pazza (encefalopatia spongiforme bovina), dopo i primi casi in Inghilterra, si verificano casi anche nel resto dell’Europa, Italia compresa; si scopre che i bovini, negli allevamenti intensivi, vengono alimentati con farine animali; i bovini, che in natura sono erbivori, come sa ogni bambino, iniziarono a contrarre questa malattia che poteva essere trasmessa all’uomo tramite organismi, i prioni, che si insediavano nel midollo e nei tessuti molli degli animali. Nel 2001 l’Europa mette al bando la carne non disossata, migliaia di bovini vengono abbattuti e il consumo di carne bovina crolla. Nel 2005 termina il bando per la carne non disossata e nel 2012 l’Europa decide di riammettere le farine animali nell’alimentazione dei bovini. Alla fine del 2015 la carne rossa è di nuovo sotto accusa: una ricerca dimostra che la carne rossa provoca il cancro come il fumo e l’amianto.
I movimenti vegani, che ormai sono diffusi in tutto il mondo, tra mille polemiche, vedono scientificamente dimostrate le loro teorie. Passano alcuni giorni e qualcuno nel frattempo si premura di leggere bene la ricerca americana e la situazione non è così drammatica (qui), anche se un dato resta certo: la carne rossa fa male e sotto accusa finisce ancora una volta il modo in cui vengono allevati i bovini.
grass-fed
I bovini costretti nei recinti per l’allevamento intensivo (feedlot) e alimentati con farine animali e/o con farine a base di mais e soia anziché con l’erba, loro alimento naturale, sono animali ammalati che vengono imbottiti di antibiotici, sono cresciuti con ormoni per accelerare il tempi di crescita e le carni vengono trattate con sostanze chimiche per farle risultare più belle e rosse.
Oltre a essere dannoso per la salute delle persone, il sistema intensivo di allevamento è altamente inquinante ed estremamente dannoso per l’ambiente.
Per di più gli antibiotici di cui è piena la carne stanno creando nuovi batteri resistenti ai farmaci che minacciano seriamente la salute mondiale.
La carne rossa, però, sembra avere 7 vite come i gatti e nasce il grass fed movement, ovvero nascono allevamenti dove i bovini brucano l’erba, come è naturale che sia.
Credo che mai come in questo caso, capire la storia e le implicazioni di un termine sia di aiuto nel trovare una traduzione adeguata.
La carne grass fed ormai è abbastanza diffusa, ci sono macellerie specializzate in carne grass fed (qui un elenco), ma il termine non ha ancora una vera traduzione e come spesso accade si tende a mantenere il termine inglese: infatti ricercando su Google si può vedere come la parola “grass fed” ricorra in italiano ben 5.770 volte contro le appena 815 di “carne ad erba” o le appena 244 occorrenze di “mucche alimentate ad erba”. Ricorre un po’ più spesso “carne allevata al pascolo”, 1410 volte.
Personalmente il termine che mi pare esprima al meglio la storia, il significato e le implicazioni di questa parola è “carne sostenibile” (qui), anche se in Google ricorre soltanto 828 volte.

Voi cosa ne pensate? Conoscete la carne grass fed? Manterreste il termine inglese o preferite una soluzione in italiano? Potete esprimere la vostra opinione nei commenti.

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8 risposte a "Grass fed: la carne del futuro arriva dal passato"

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  1. Conosco la problematica e sono a favore degli allevamenti grass fed, però io come te, la chiamerei “carne sostenibile”… e a dirla tutta sembra rispecchiare più fedelmente il suo significato, rispetto a “grass fed”… ma in questo caso tu sei più esperta di me! 😛

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  2. Carino questo post.
    L’ho vista chiamata carne a erba. Non male. Il problema con grass-fed tradotto in Italiano, credo allevata al pascolo, è che suona male-come forse la bistecca è allevata con erba.
    Poi bovino alimentato con erba. 😦 No. Ho sempre odiato la parola alimentato in questo contesto. La mucca non è mica un automobile.
    Stato brado. OK, ma non abbastanza specifico.
    Credo che In Italia Grass-fed rimarrà da quando ha iniziato GrassFed Europe 5-6 anni fa. Ormai l’usano tutti.
    Giusto cosi, la carne è ottima. (qui: http://grassfedeurope.com )

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    1. Non è mai semplice tradurre una dicitura, specialmente dall’inglese, perché sembra sempre che l’originale sia migliore e poi perché in molti casi la sinteticità dell’inglese è effettivamente migliore. Il problema nasce quando le parole che restano in inglese diventano troppe e finiscono per creare una non lingua che non comunica. Sicuramente grass-fes è molto evocativo e migliore di molte diciture in italiano, ma penso sempre che anche la nonnina di turno abbia diritto a capire di cosa si sta parlando. Nemmeno a me piace particolarmente alimentata ad erba, non tanto e non solo per l’analogia con le auto, quanto perché secondo me non rende bene (non so effettivamente quante siano le persone che sanno che le mucche ormai sono allevate con farine di vario genere e non più (solo) con erba e fieno).

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  3. Io credevo che le persone pensano che le mucche mangiano solo farine e mangime ormai. Credo che si sono scordati che i ruminanti mangiano erba. Sono state troppo incantanti da parole tipo “dalla nostra produzione”, “niente mangime solo cerali” e “niente OGM”. Sono parole che suonano come positivi, miglioramenti. In fatti, è un inganno di parole. Sono positivi pero si tratta del sbagliato soggetto. Sbagliato cibo.

    Pero peggio sono quelli che hanno capito che bisogno smettere con le farine e vedono le mucche fuori dalla stalla per qualche mese e sono convinti che vada tutto bene.

    Per fino io, che sono Americana, dopo d’aver visto tutta la propaganda da Green Peace e simili al riguardo le fabbrica di carne pensavo che le mucche erano tutti rinchiusi e maltrattati.
    La verità è che la stragrande maggioranza della carne negli Stati Uniti viene da animali su pascolo. Pascoli verdeggianti. Quasi sempre. E’ solo gli ultimi tre mesi che sono installati per l’ingrassamento. (ci sono eccezione – certo con le fabbriche)

    Ora uno dovrebbe veramente pensare. Bisogno aprire gli occhi.
    Perché? Perché negli Stati Uniti c’è un abbondanza di pascolo. L’erba è gratis. E’ sempre una questione di soldi.
    Qui in Italia non hanno molto pascolo. Le mucche sono quasi sempre rinchiusi. Ancora questione di soldi.
    Pero- mucche rinchiusi tutto l’anno e atroce! Che vengono dati calci o vengono dati manciate di soia

    Questi si che sono mucche alimentati. Mucche passive che vengono somministrate nutrienti come forse degli esperimenti.
    Il termine alimentato è perfetto, ma non quando si tratta dei pascoli. L’errore è stato da chi dall’origine ha preso questa parola utilizzata nella sistema tradizionale/industriale e l’ ha applicato all’allevamento naturale.
    Le semplici parole sono armi forti!

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