Nel tradurre dall’inglese è fondamentale sapere da quale variante si sta traducendo, questo perché, soprattutto fra inglese americano e anglossassone, può capitare di trovare parole uguali che indicano oggetti o concetti ben diversi.
È il caso della parola biscuit che deve essere tradotta con un’attenzione particolare alla variante dell’inglese e al contesto.
La parola biscuit deriva dal latino bis-coctus cotto due volte. Secondo la leggenda il biscotto sarebbe nato dalla distrazione del cuoco di Giasone che, alla vigilia della partenza degli Argonauti alla ricerca del Vello d’oro, mentre cuoceva i pane per il viaggio si addormentò e anziché trovare del pane bruciato, trovò lo trovò semplicemente piatto e secco. La distrazione fu fortunata perché questo pane troppo cotto fu l’unico che drante il viaggio degli Argonauti non ammuffì. Nacque così quello che i romani chiamavano Panis Nauticus, la galletta dei marinai (qui). Già ai tempi dei romani si iniziò a cuocere anche nella versione dolce, ma sarà solo nel Medioevo che inizierà a diffondersi una vera e propria arte della biscotteria. Finché agli inizi del 1800 un panettiere inglese non iniziò una vera e propria produzione industriale di biscotti. Era il periodo in cui infuriavano le guerre napoleoniche e per celebrare i successi della marina inglese, che culmineranno nel 1805 con la vittoria di Nelson a Trafalgar, questo panettiere creò una galletta simile a quella consumata dai marinai, però arricchita di burro e zucchero, che le donarono dolcezza e una consistenza friabile: nacquero così le pastine inglesi (qui) tradizionalmente consumate con il tè.
In alcuni casi con biscuit (salati) si possono intendere anche i cracker, come ad esempio nei water cracker. Fin qui è abbastanza semplice: nell’inglese anglosassone biscuit si traduce nella maggior parte dei casi con biscotti e in alcuni specifici casi, che si possono capire dal contesto, come cracker.
L’immagine in alto ( da Wikipedia) ritrae due tipi di biscuit: a destra quelli inglesi (biscotti), a sinistra il tipo americano; come si può vedere il biscuit americano è più simile agli scone inglesi, e può essere tradotto con panino o focaccia. Secondo me non è opportuno tradurlo con scone per il semplice fatto che i biscuit americani assomigliano agli scone inglesi, che a loro volta sono diversi dagli scone americani, più simili a dei pancake e solitamente consumati con uova e pancetta per colazione.
E voi cosa preferite? I biscuit-biscotti inglesi da consumare con il tè delle cinque o i biscuit-panini americani da consumare con uova e pancetta a colazione?
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