
La scorsa settimana vi ho portati in Giappone, oggi ci spostiamo appena e andiamo in Cina. I film cinesi sono molto più popolari di quanto si possa pensare: Lanterne rosse, la foresta dei pugnali volanti, Hero, solo per citare i più famosi con attori che ormai recitano anche in produzioni europee e americane come Jet Li, Zhang Ziyi e Gong Li. Una curiosità: questi tre film e la maggior parte di quelli diventati famosi in occidente (per lo meno quelli che conosco io), sono stati girati dallo stesso regista, Zhāng Yìmóu. Per la trama completa dei film cliccare sull’immagine.
Cinema d’estate
Libri da spiaggia
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![]() | Amy Tan non è propriamente una scrittrice cinese, essendo nata negli Stati Uniti, ma è di origini cinesi e nei suoi libri solitamente tratta del doppio conflitto madre – figlia e genitori cinesi – figli americani o americanizzati. Perché i pesci non affoghino, però è diverso: parla di undici turisti americani che, nel corso di un viaggio fra Cina e Birmania, si smarriscono nella foresta Birmana, seguiti da una guida speciale: lo spirito di Bibi Chen, l’organizzatrice del viaggio, morta in circostanze misteriose poco prima della partenza. La storia si snoda su due piani: l’indagine per la morte di Bibi Chen e la vita dei turisti smarriti nella giungla, entrambi dal punto di vista proprio di Bibi Chen che seguirà le indagini sulla propria morte con interesse, visto che non ricorda come sia avvenuta. |
Playlist
Ebbene no, non solo non conosco la musica giapponese, ma nemmeno quella cinese. Per la playlist di oggi vi proporrò quindi due “brani” un po’ diversi dal solito.
La Turandot è un’opera lirica di Puccini ambientata a Pechino: la bella Turandot è una crudele principessa che obbligata a prendere marito sottopone tutti i suoi pretendenti a tre indovinelli, chi fallisce non perde solo la possibilità di sposare la principessa, ma anche la testa, perché viene decapitato. Il principe Calaf, figlio del precedente imperatore, spodestato dal padre di Turandot, è a Pechino nei panni di un misterioso straniero; come nelle migliori favole, Calaf riesce a risolvere gli indovinelli e potrebbe sposare la principessa, di cui si è innamorato a prima vista; tuttavia propone a Turandot, anziché il matrimonio, una controprova: Calaf sfida Turandot scoprire la sua identità.
Una curiosità: la storia di Turandot è tratta da un’opera di Friedric Schiller che ha sua volta si è ispirato a una storia scritta dall’italiano Carlo Gozzi, che a sua volta si è ispirato a una novella su una principessa persiana (per la storia completa di quest’opera qui).
I due brani, o meglio, le due arie che vi propongo e che spero vi spingeranno ad ascoltare tutta l’opera, ammesso già non la conosciate, sono i due più famosi: Nessun dorma e Tu che del gel sei cinta. Ho scelto di non proporre le solite interpretazioni di Pavarotti e della Callas, non perché non siano belle, ma perché credo che ci siano altri interpreti che meritano di essere ascoltati in questa opera davvero molto bella. Per il Nessun dorma ho scelto l’interpretazione di Mario del Monaco, uno dei più grandi tenori italiani, probabilmente il primo di fama internazionale, molto conosciuto anche per le sue interpretazioni di musica leggera e napoletana (non penserete forse che Pavarotti sia stato il primo, vero?).
https://www.youtube.com/watch?v=CMsOiDqa_UA
Per la seconda aria, Tu che del gel sei cinta, ho scelto l’interpretazione di Montserrat Caballé, proprio quella del duetto con Freddy Mercury di Barcellona, inno delle Olimpiadi del 1992.
https://www.youtube.com/watch?v=Ca8rc23EXJE
Di Amy Tan consiglio “Il circolo della fortuna e della felicità” (sia libro che film). Uno dei migliori romanzi che io abbia mai letto.
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Vero, è davvero bellissimo, infatti sono stata un po’ indecisa. Alla fine ho scelto questo perché l’ho trovato un po’ più particolare e poi perché è quello con cui ho scoperto questa brava scrittrice.
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