Riflessioni sparse

Summertime 28-2016

summertime

La scorsa settimana vi ho portati in Giappone, oggi ci spostiamo appena e andiamo in Cina. I film cinesi sono molto più popolari di quanto si possa pensare: Lanterne rosse, la foresta dei pugnali volanti, Hero, solo per citare i più famosi con attori che ormai recitano anche in produzioni europee e americane come Jet Li, Zhang Ziyi e Gong Li. Una curiosità: questi tre film e la maggior parte di quelli diventati famosi in occidente (per lo meno quelli che conosco io), sono stati girati dallo stesso regista, Zhāng Yìmóu. Per la trama completa dei film cliccare sull’immagine.

Cinema d’estate

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 La strada verso casa
Questo film parla dell’amore tra Zhao Di, una ragazza di un villaggio di contadini della Cina, e  Luo Changyu il maestro che è stato destinato alla scuola del villaggio. Il film inizia alla morte di  Luo Changyu con Zhao Di che spiega al figlio l’importanza di una cerimonia funebre tradizionale, con il feretro portato a piedi dagli uomini del villaggio, affinché il morto riesca a rovare la strada verso casa: il villaggio che ha visto la nascita del loro amore.
Film bellissimo e, diversamente da molti film d’amore, per niente melenso.
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 Non uno di meno
Anche questo film è ambientato nella campagna cinese e parla di una maestra un po’ particolare: una ragazzina di 13 anni, Wei Minzhi, che si è proposta come supplente del maestro ufficiale che si deve assentare per un mese da scuola, con il rischio che nessuno scolaro faccia più ritorno. Il maestro affida l’incarico alla ragazza con l’indicazione che nemmeno uno studente dovrà avere abbandonato la scuola al suo ritorno, cosa altamente improbabile in un periodo in cui tutti stanno abbandonando le campagne povere della Cina per trasferirsi a lavorare nelle grandi città, bambini compresi. Infatti una mattina manca all’appello un bambino e Wei Minzhi parte per la città alla ricerca del suo studente.
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 La locanda della felicità
La locanda della felicità è un autobus trasformato in “albergo a ore” per coppiette in cerca di intimità da Zhao, un uomo di mezza età disoccupato, che ha scelto questo stratagemma per guadagnare i soldi per poter sposare l’esigente fidanzata. Ovviamente la “non proprio simpaticissima” fidanzata non sa nulla e lo crede direttore di un vero albergo, così gli chiede di assumere la figliastra cieca, Wu Ying, come massaggiatrice dell’albergo. Nemmeno a dirlo, l’autobus viene sequestrato e Zhao si vedrà costretto a continuare a fingere, in modi sempre più creativi, di essere il vero direttore di un albergo, cosa che farà grazie all’aiuto dei suoi amici disoccupati come lui; la finzione sarà necessaria inizialmente per salvare se stesso e poi per affetto nei confronti di Wu Ying. Il film è molto simpatico, anche se non si può proprio parlare di lieto fine.

Libri da spiaggia

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perché_i_pesci_non_affoghino

 Amy Tan non è propriamente una scrittrice cinese, essendo nata negli Stati Uniti, ma è di origini cinesi e nei suoi libri  solitamente tratta del doppio conflitto madre – figlia e genitori cinesi – figli americani o americanizzati. Perché i pesci non affoghino, però è diverso: parla di undici turisti americani che, nel corso di un viaggio fra Cina e Birmania, si smarriscono nella foresta Birmana, seguiti da una guida speciale: lo spirito di Bibi Chen, l’organizzatrice del viaggio, morta in circostanze misteriose poco prima della partenza. La storia si snoda su due piani: l’indagine per la morte di Bibi Chen e la vita dei turisti smarriti nella giungla, entrambi dal punto di vista proprio di Bibi Chen che seguirà le indagini sulla propria morte con interesse, visto che non ricorda come sia avvenuta.

Playlist

Ebbene no, non solo non conosco la musica giapponese, ma nemmeno quella cinese. Per la playlist di oggi vi proporrò quindi due “brani” un po’ diversi dal solito.
La Turandot è un’opera lirica di Puccini ambientata a Pechino: la bella Turandot è una crudele principessa che obbligata a prendere marito sottopone tutti i suoi pretendenti a tre indovinelli, chi fallisce non perde solo la possibilità di sposare la principessa, ma anche la testa, perché viene decapitato. Il principe Calaf, figlio del precedente imperatore, spodestato dal padre di Turandot, è a Pechino nei panni di un misterioso straniero; come nelle migliori favole, Calaf riesce a risolvere gli indovinelli e potrebbe sposare la principessa, di cui si è innamorato a prima vista; tuttavia propone a Turandot, anziché il matrimonio, una controprova: Calaf sfida Turandot scoprire la sua identità.
Una curiosità: la storia di Turandot è tratta da un’opera di Friedric Schiller che ha sua volta si è ispirato a una storia scritta dall’italiano Carlo Gozzi, che a sua volta si è ispirato a una novella su una principessa persiana (per la storia completa di quest’opera qui).
I due brani, o meglio, le due arie che vi propongo e che spero vi spingeranno ad ascoltare tutta l’opera, ammesso già non la conosciate, sono i due più famosi: Nessun dorma e Tu che del gel sei cinta. Ho scelto di non proporre le solite interpretazioni di Pavarotti e della Callas, non perché non siano belle, ma perché credo che ci siano altri interpreti che meritano di essere ascoltati in questa opera davvero molto bella. Per il Nessun dorma ho scelto l’interpretazione di Mario del Monaco, uno dei più grandi tenori italiani, probabilmente il primo di fama internazionale, molto conosciuto anche per le sue interpretazioni di musica leggera e napoletana (non penserete forse che Pavarotti sia stato il primo, vero?).
https://www.youtube.com/watch?v=CMsOiDqa_UA
Per la seconda aria, Tu che del gel sei cinta, ho scelto l’interpretazione di Montserrat Caballé, proprio quella del duetto con Freddy Mercury di Barcellona, inno delle Olimpiadi del 1992.
https://www.youtube.com/watch?v=Ca8rc23EXJE

2 pensieri su “Summertime 28-2016”

  1. Di Amy Tan consiglio “Il circolo della fortuna e della felicità” (sia libro che film). Uno dei migliori romanzi che io abbia mai letto.

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    1. Vero, è davvero bellissimo, infatti sono stata un po’ indecisa. Alla fine ho scelto questo perché l’ho trovato un po’ più particolare e poi perché è quello con cui ho scoperto questa brava scrittrice.

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