Hash è una parola dai moltissimi significati e si trova nei campi più svariati, dalla cucina all’informatica, passando per la matematica e la telefonia.
In cucina hash indica un pasticcio di carne e verdure tritate grossolanamente.
Si può cucinare in molti modi, ma è un piatto preparato tipicamente per riciclare gli avanzi oppure un piatto velocissimo da preparare con la carne in scatola (corned beef hash): carne in scatola, patate, spezie, con l’eventuale aggiunta di cipolle e uova sono gli ingredienti base di questo piatto. Non è un piatto unicamente statunitense, è nato in Europa (nello specifico in Francia e Gran Bretagna durante la II Guerra Mondiale), però negli Stati Uniti ci sono due abitudini che per me sono vermente incredibili:
– viene consumato anche per colazione;
– esiste il “National corned beef hash day” e si festeggia il 27 settembre.
In realtà hash significa tagliare a pezzi, quindi può essere preparato in moltissime altre varianti: potato hash, sweet potato hash (con le patate dolci), Texas hash (con i fagioli), e ovviamente le hash browns.
Le hash browns, frittelle di patate, vengono preparate con le patate grattuggiate (come il rösti svizzero) schiacciate per formare delle frittelle e poi fritte. Se invece che nella tipica forma schiacciata e rettangolare, vengono fritte in forma di bocconcini dalla forma cilindrica, prendono il nome di Tater tot.
Se siete clienti di vecchia data dell’Ikea avrete sicuramente assaggiato lo Swedish hash, meglio noto come Pyttipanna, ormai tolto dal menù da tempo. Certo l’aspetto non era esattamente invitante, però era davvero buono.
Curiosità
- Con il termine hash house si indica una trattoria alla buona.
- Hash key è il tasto cancelletto.
- Make a hash of significa combinare un pasticcio, fare un casino.
- L’Hash House Harries (HHH o H3): è un club con sedi in tutto il mondo formato da persone che praticano la corsa Hash, una sorta di caccia al tesoro, dove il tesoro è costituito da fiumi di birra.
2 pensieri su “Hash, hash browns e tater tot”