Sarò onesta, ho letto “Tredici passi verso il lavoro di traduttore” di Luca Lovisolo, e non l’ho particolarmente amato. Fra tutti i libri su come avviare l’attività di traduttore che ho letto è probabilmente quello che mi è piaciuto di meno. I libri su come avviare l’attività di traduttore sono tantissimi, soprattutto se si guarda la produzione in inglese. Credo che la preferenza per un testo piuttosto che un’altro dipeda in gran parte da quanto ci si riconosce nello stile dell’autore e nella sua idea di attività. Così quando ho visto la “Nuova frontiera del traduttore“, sempre di Luca Lovisolo, sono stata molto indecisa se comprarlo o meno. Invece l’ho trovato un libro molto interessante e, secondo il mio modesto parere, molto più attuale e ricco di spunti rispetto al primo.
La “Nuova frontiera” raccoglie i post di cinque anni di attività del blog Kommunika. Anche se sono post scritti tra il 2009 e il 2014 sono molto attuali e, soprattutto, mi piace il modo di affrontare temi scottanti e dibattuti che usa Luca Lovisolo nello scrivere le sue idee.
Non ci sono crociate su questo o quel tema, come spesso si legge in rete, ma analisi lucide e tecniche, se così si può dire, dei principali problemi che affliggono l’industria della traduzione in generale e quella italiana in particolare. Si parla del ruolo delle agenzie, di portali di traduttori, di come decidere i prezzi del proprio servizio, di negoziazione, di gestione dei clienti e di molto altro. Il tutto rapportato al mercato italiano, cosa che ovviamente manca nei testi in inglese. Se vogliamo trovare un altro punto di forza in questo libro è sicuramente il fatto di non piangersi addosso, il vedere nella fine di un ciclo, l’inizio di qualcosa di nuovo. E non è poco.
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