Domani, 04 marzo, negli Stati Uniti si festeggia il National Grammar Day.
La giornata è stata istituita nel 2008 da Martha Brockenbrough, fondatrice di SPOGG – Society for the Promotion of the Good Grammar.
La data non è stata scelta a caso, infatti March 4th, si legge march forth, e significa “in marcia, avanti”, che risulta essere un imperativo e un invito, come si sente nell’inno creato da Mignon Fogarty, meglio conosciuta come Grammar Girl:
Hey, all you grammar lovers
Come on and march forth with me.
Per celebrare la giornata si possono intraprendere varie iniziative: scrivere e/o leggere articoli sulla grammatica, svolgere un quiz di grammatica per testare il livello, leggere il blog di SPOGG, che pubblica, tra le altre cose, strafalcioni vari di grammatica.
Potete anche acquistare la classica tazza-mug oppure la maglietta della giornata della grammatica, e chiuque abbia un debole per Toy Story non può non apprezzare il motto:
“To infinitives and beyond“
Visto che le celebrazioni si protraggono per tutta la giornata perché non approfittare dell’ora dell’aperitivo per un bel Grammartini, il cocktail ufficiale della manifestazione.
Vi consiglio di bere questo intruglio a base di gin e vermuth prima di partecipare alla tradizionale gara di aiku, The National Grammar Day Tweeted Haiku Contest, perché potreste non essere più abbastanza lucidi per scrivere regole grammaticali in versi con cognizione di causa.
Questo è il tweet vincitore dello scorso anno:
“Let us not
to the marriage of two clauses
admit a comma splice.“
Come non apprezzare il chiaro riferimento al sonetto 116 di Shakespeare.
Se anche voi vi sentite in vena di celebrare la giornata con un aiku di vostra creazione ecco le regole per partecipare (qui in dettaglio): postate il vostro aiku su Twitter includendo l’hastag #grammarday, entro le 10 pm del giono 03 marzo (attenzione al fuso orario!). Una giuria di 5 esperti giudicherà l’aiku migliore. Il vincitore verrà proclamato il 4 marzo al termine della giornata di celebrazioni.
Che dire, buon National Grammar Day a tutti.