Se siete traduttori e, come me, amate i romanzi di Harry Potter, non potete fare a meno di leggere Lucchetti, Babbani e Medaglioni magici di Ilaria Katerinov. Il motivo è ben spiegato nel sottotitolo: “Harry Potter in italiano: le sfide di una traduzione“.
L’autrice di questo libro ha compiuto un lavoro titanico di analisi delle traduzioni in italiano dei sette libri della saga di Harry Potter, spiegando errori, debolezze e per l’appunto le sfide, presenti nella versione italiana dei romanzi della Rowling.
E lo fa senza tanti complimenti, né nei confronti delle traduttrici, né nei confronti della casa editrice. Trovo che sia un testo molto utile che fornisce preziose indicazioni sugli aspetti da tenere presenti in una traduzione editoriale: sull’opportunità o meno di tradurre i nomi dei personaggi e dei luoghi, su come gestire le espressioni idiomatiche e i numerosissimi neologismi che si trovano nella saga, lo slang e i giochi di parole.
Non so se sia una coincidenza o meno, ma molti degli errori e delle debolezze rivelati da Ilaria Katerinov sono stati corretti nella nuova edizione dei romanzi di Harry Potter che Salani ha proposto a partire dal 2011.
Di questo libro io ho letto la nuova edizione riveduta e ampliata del 2012 (pubblicata dopo la revisione dei libri della Rowkling), dove c’è uno sorta di “cos’è successo dopo” con indicazioni anche delle correzioni apportate da Salani alle nuove edizioni dei libri di Harry Potter.
“Un traduttore deve saper fare molti mestieri. Deve essere linguista e critico letterario, per apprezzare pienamente la ricchezza del testo così da poterla rendere in un’altra lingua; dev’essere scrittore, per dar vita a una prosa non meno piacevole dell’originale; dev’essere redattore, per individuare i punti in cui il testo “scorre male” se tradotto letteralemnte, e in cui chi traduce può e deve prendersi qualche libertà interpretativa. Dunque per rendere giustizia al lavoro di un traduttore bisogna valutarlo in base a una molteplicità di fattori e variabili“.
Ilaria Katerinov, “Lucchetti, Babbani e Medaglioni magici”
Molto carino e sicuramente interessante…
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