
Titolo: Madonna Lochis
Autore: Carlo crivelli
Anno: ca. 1475
Ubicazione: Accademia Carrara, Bergamo
Il quadro
Davanti a una balaustra, dalla quale sporgono illusionisticamente alcuni oggetti, la Madonna si erge a mezza figura tenendo in braccio il Bambino. Lo sfondo, oltre una tenda calata per isolare il gruppo sacro, mostra un paesaggio rigoglioso a sinistra e spoglio a destra, a simboleggiare la vita e la morte legate al sacrificio di Cristo. Anche la mela che il Bambino tiene allude al peccato originale, mentre il cetriolo, la ciliegia e le pesche, alludono alle virtù mariane della verginità e della fecondità; [cit. Wikipedia]

Il soggetto
A partire dal XIV secolo nell’arte si iniziano a inserire nei quadri tutta una serie di simboli legati al mondo naturale.
Secondo questa simbologia, il cetriolo, pianta del male, spesso associato e confuso con il cocomero e la zucca, indica i peccati di questo mondo che non hanno toccato la Vergine Maria o potrebbe simboleggiare il peccato della lussuria. Secondo altre interpretazioni l’estrema velocità con cui il cetriolo si riproduce, potrebbe simboleggiare la resurrezione.
La coltivazione dei cetrioli risale a più di 5.000 anni fa e le prime tracce partono dalle pendici dell’Himalaya.
Furono diffusi in tutto il Mediterraneo dagli Egizi, che ne divennero ben presto molto ghiotti e anche gli Ebrei, secondo la Bibbia, ne fecero il loro piatto preferito, tanto da rifiutare la manna in loro favore.
L’alta concentrazione di acqua e le proprietà rinfrescanti fecero ritenere a Greci e Romani che fosse uno stimolante per il cervello e che acuisse l’intelligenza. Dopo la caduta dell’impero Romano il cetriolo scomparve, per poi riapparire alla corte di Carlo Magno nel corso dell’VIII secolo. I cetrioli non erano apprezzati solo per le proprietà nutritive e rinfrescanti, ma anche per i suoi impieghi in campo estetico, già conosciuti anche ai tempi dei Greci e Romani.
Secondo me
Mi piace questa Madonna con bambino, mi piace l’espressione della Madonna, la sua aria protettiva e il bambino, piccolo dall’espressione adulta e consapevole. La parte più interessante di questo quadro è tutta la simbologia racchiusa in ogni elemento raffigurato, non ci sono dettagli lasciati al caso, inseriti solo per il gusto estetico, ma ogni particolare trova un riferimento biblico. Molto curioso è anche l’abito della Madonna, rosso, al posto del solito azzurro e con un velo decorato in modo davvero ricco, più simile a quello delle ricche nobili e borghesi che non all’idea di semplicità che solitamente accompagna la figura della Madonna.
Per approfondire
– https://www.lacarrara.it/catalogo/81lc00129/?highlight=madonna%20lochis
– https://nga.gov.au/exhibition/renaissance/default.cfm?IRN=202354&BioArtistIRN=36998&MnuID=3&GalID=2&ViewID=2
– https://restaurars.altervista.org/un-giardino-simbolico-la-madonna-lochis-di-carlo-crivelli-e-il-ritratto-di-ginevra-deste-di-pisanello/
Magnifica riproduzione, e dei Crivelli mi ha sempre intrigato tutta la simbologia di frutta e verdura, come accenni anche tu
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