
Titolo: Alzata con ciliegie
Autore: Fede Galizia
Anno: 1610
Ubicazione: Museo Nazionale delle donne nelle Arti – Washington DC
Il quadro
Fede Galizia è stata una pittrice milanese, poco più giovane di Caravaggio, ha la particolarità di avere al suo attivo moltissime nature morte, in un periodo in cui la natura morta come genere, già molto diffuso tra i pittori fiamminghi, in Italia era solo agli inizi. Non c’è modo di accertare quanto l’opera di Caravaggio abbia influito su questa pittrice, è probabile che conoscesse la famosa Canestra che il cardinale Borromeo, committente dell’opera, conservava presso la Biblioteca Ambrosiana.

Il soggetto
Anche le ciliegie, come molti frutti, sono originarie dell’Asia minore e si sono diffuse nel bacino del Mediterraneo passando per l’Egitto.
Secondo l’esegesi biblica il colore rosso richiamava il sangue del Redentore e la dolcezza il buon carattere di chi compie opere buone.
Nel cristianesimo la ciliegia rappresenta il frutto del Paradiso, l’opposto della mela del Peccato Originale.
Una curiosità: contando i noccioli rimasti nel piatto alla fine di un pasto, le ragazze sarebbero in grado di prevedere quando si sposeranno, recitando: “quest’anno, l’anno prossimo, un giorno, mai”, l’ultimo nocciolo contato fornirà la risposta.
L’Italia è uno dei maggiori produttori di ciliegie in Europa.
Secondo me
Sono molti i dettagli che mi piacciono di questo quadro: innanzitutto lo sfondo nero, che mette in risalto l’alzata con le ciliegie in primo piano; la ciliegia che penzola dalla fruttiera è un elemento che secondo me dà un certo movimento all’opera. Ma più di tutto mi piace la farfalla sulla sinistra, che solitamente nelle nature morte rappresenta la resurrezione e la rinascita.
Per approfondire
– http://unpezzodellamiamaremma.com/fede-galizia-alzata-con-ciliegie/
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