In questo periodo sono molto poco presente sui social, sono presente a intermittenza qui sul mio blog, per non parlare della newsletter che è già saltata due mesi su cinque.
Se pensate che stia per dirvi che sono in crisi, ebbene vi sbagliate, raramente come in questo periodo ho ben chiaro cosa devo fare e come voglio farlo.
Purtroppo, o meglio, per fortuna, per realizzare alcune delle cose che voglio fare mi sono resa conto di avere bisogno di approfondire la mia formazione, ed ecco su cosa sto concentrando in questo periodo il poco tempo che mi resta libero dal lavoro.
Non è la prima volta che parlo del mio amore per lo studio e i ragazzi che seguono i miei corsi di inglese possono testimoniare quanto li “tormenti” con il concetto di formazione continua, perché per me essere costantemente aggiornata e formata su quello che sto facendo è fondamentale, è la mia coperta di Linus, la fonte di tutte le mie certezze.
Su cosa sto facendo formazione? Riprendendo una bellissima frase che ha detto Mirko Saini nel corso STL su Linkedin per i traduttori e interpreti, sto cercando di imparare al meglio come parlare ai miei clienti dei fori che devono fare con i trapani che intendo vendergli.
No, non sono impazzita e so benissimo che non vendo trapani.
Andiamo con ordine: all’inizio di quest’anno mi sono imposta di lavorare a una strategia di marketing decente, perché avere un blog, scrivere tanti post, essere presente su più o meno tutti i social, ma non avere una strategia efficace, non è solo inutile, è una perdita di tempo ed energie, e visto che il tempo è denaro, è anche una perdita economica.
Il primo pensiero è stato: “faccio piazza pulita di tutti i profili social, tengo solo Facebook, perché ho diversi contatti che mi interessano e LinkedIn, perché è il social giusto per fare marketing verso i clienti”. Detto fatto ho chiuso il mio account Instagram, perché non ho mai pubblicato più di tanto, sono stata a un passo dal chiudere il profilo Twitter, altro social su cui sono molto poco presente e ho fatto piazza pulita di molte delle board di Pinterest (non potrei mai chiudere il mio account Pinterest perché ho una dipendenza da pin).
Ed è stato proprio ripulendo le board di Pinterest che ho capito il mio sbaglio: io non c’ero, tolte un paio di board, tra l’altro perse tra mille altre, io non c’ero da nessuna parte, la maggior parte dei contenuti che condivido su Pinterest e Facebook non sono miei, su Linkedin Pulse non ho mai scritto nulla prima della fine di gennaio e anche dopo ho condiviso due post in croce e su Twitter e Instagram ho una presenza talmente incostante da rasentare lo zero. Persino nella mia Newsletter non ci sono, perché parlo solo di fiere ed eventi di settore che si terranno nel corso del mese. Che senso ha fare marketing agli altri (soprattutto visto che non sono pagata per farlo)? Per l’amor del cielo, condivido volentieri i post delle colleghe o delle professioniste che seguo, perché trovo che siano molto brave e scrivano cose molto interessanti, ma questo non può superare, e di molto, la condivisione di quello che faccio io (io parlo sempre di colleghe e professioniste perché sono più del 90% dei miei contatti, non me ne vogliano i, pochi, signori colleghi e professionisti, che pure seguo con interesse).
Così ho aperto un altro profilo Instagram (perché pare che quello che cancelli sia perso per sempre), dove ho già pubblicato ben due foto in tre mesi, e ho iniziato a leggere e frequentare corsi e soprattutto ho iniziato un periodo di autoanalisi, perché in qualunque corso sul marketing, sul branding, sui social, ma anche nel business plan, le prime domande a cui devi rispondere sono: chi sei, cosa fai, come lo fai e chi è il tuo cliente.
Da brava fan di Hermione sono partita dai libri (del resto anche il mio motto è da sempre, “nel dubbio vai in biblioteca”) e mi sono riletta “Chi ha paura del business plan” e ABC del sito per freelance di Francesca Marano, che mi hanno permesso di rivedere e correggere i miei obiettivi dell’anno e di mettere mano al mio sito, che adesso vanta ben due pagine anche in inglese (le altre arriveranno a breve).
Ho letto Content marketing spiegato semplice di Massimo Potì, che consiglio, perché spiega in modo semplice, ma approfondito, come funzionano i vari social, e ha permesso anche a una a-social(e) come me di capire che ogni social ha una funzione differente e un modo di comunicare differente, quindi, non puoi prendere e incollare gli stessi contenuti per ogni dove come solitamente faccio io.
Grazie a Canva e ai preziosi consigli di Roberto Pasini in Crisi di identità, sto cercando di dare una forma anche alla mia immagine o contenuti visivi che dir si voglia (e se hai l’impressione che tutti i testi che leggo siano di un’unica casa editrice non sbagli, infatti ho intenzione di chiedere di cedermi delle azioni o almeno una parte dei proventi).
Per i corsi quest’anno sto facendo il pieno con quelli di STL, prima con il corso sulla traduzione tecnica, di Sergio Alasia e poi con il corso su Linkedin di Mirko Saini che mi hanno aiutata, anche se in modi differenti, a fare chiarezza sui servizi che voglio proporre e a come comunicarlo.
A tutto questo devo aggiungere il lavoro che sto facendo per adeguarmi per tempo alla nuova normativa sulla privacy, il famigerato GDPR (e per farlo sto prendendo spunto da questo post, ma sto cercando di trovare il tempo per seguire anche questo corso) , più tutta una serie di aggiornamenti su un settore dell’industria in generale, ma che coinvolge tantissimo l’industria alimentare, che si chiama Industria 4.0 (vedrete che non mancheranno i post sull’argomento).
Se mi seguite da un po’ avrete visto già alcuni cambiamenti, ad esempio ora le immagini che pubblico nei miei post o sui social, riportano in modo ben visibile l’indirizzo del mio sito e il mio logo (di cui vi parlerò più in là, forse), il sito è stato in gran parte sistemato, per lo meno la parte in italiano, all’insegna del less is more, e inizia ad assomigliarmi di più, e ad assomigliare all’idea che ho io di un sito funzionale e poi, finalmente, il mio profilo Linkedin è aggiornato, anche se devo ancora finire di implementare i consigli del corso di Saini.
Come vedete non mi sto certo annoiando e prometto che a breve tornerò attiva più che mai. Intanto vi anticipo che quest’anno, nel periodo estivo, non proporrò un corso di inglese, ma vi parlerò di frutta e verdura davvero esotica , ma non voglio anticiparvi troppo, almeno per ora.
Per quello che riguarda la newsletter nei prossimi giorni riceverete la solita (io ne ricevo decine al giorno) mail dove vi spiegherò per filo e per segno tutte le bellissime cose che intendo fare con il vostro nome e indirizzo e-mail e nel frattempo cercherò di darle una forma più sensata e appetibile, insomma, qualcosa che si faccia leggere volentieri.
Per finire, per i vari social dove sono iscritta sto elaborando un piano editoriale con contenuti dedicati e, lo confesso, per la parte che riguarda la diffusione dei post del mio blog mi sto ispirando a questo post (diciamo pure che lo sto copiando più o meno para para).
Insomma, il lavoro da fare è ancora molto, probabilmente per chi segue solo il blog cambierà poco (giusto forse qualche argomento in più), ma chi mi segue, o chi deciderà di farlo, su più canali, inizierà a vedere una strategia più coerente e finalmente quando mi cercherà su Linkedin, Pinterest, Facebook o altro, troverà proprio me, che parlo di come posso aiutarlo, grazie ai miei trapani, a fare fori migliori.