
Ti vedo! Sì, proprio te, ti sto guardando! Non fare la vaga parlo proprio con te, con te che ti occupi di marketing/personal branding/ social media/seo/blogging e compagnia bella.
Ti vedo che stai già decidendo il calendario editoriale per il 2018. Ecco, sono qui per fermarti. Non che io sia un’esperta per carità, ce ne sono fin troppi, ma ecco, vorrei darti qualche consiglio (non richiesto, what else!). Sì, hai capito bene, non sono un’esperta, ma visto che leggo la tua newsletter e/o i tuoi post, mi permetto di farti sapere che sono parecchio stanca dei contenuti che girano in rete. Belli non dico di no, del resto avete tutti ben tre semafori verdi (qualunque cosa, sensata o meno, voglia dire), ma diciamocelo onestamente, sono sempre le stesse quattro cose, dette e ridette, a volte senza nemmeno troppa fantasia, che si ripetono da un blog all’altro, da una newsletter all’altra. Quindi ti invito a leggere il seguente elenco di argomenti che ormai mi sono venuti a nausea (ma sono discretamente sicura di non essere l’unica), e se non hai qualcosa di veramente favoloso e innovativo da dire in merito toglili, ti prego, dal tuo calendario editoriale. Si chiama do ut des: tu non scrivi post o newsletter fuffose e fotocopia, e io continuerò a leggerti. Pronta? Via!
- Devi avere una newsletter – oggi è un must have
- Devi avere una pagina Facebook
- Devi avere un profilo Twitter
- Devi avere un account Instagram, oggi gli utenti amano i contenuti visuali
- Devi avere un profilo Google +
- Devi avere un profilo Pinterest
- Devi avere un profilo Linkedin
- Devi scegliere due social e gestirli bene (abbiamo problemi con la matematica, vero?)
- Devi trovare le tue buyer persona
- Devi trovare il tuo cliente ideale (vedi sopra)
- Devi avere un piano editoriale
- Devi fare dei video, oggi gli utenti amano i contenuti visuali
- Devi creare delle infografiche, oggi gli utenti amano i contenuti visuali (davvero? Questa non l’avevo ancora sentita)
- Devi investire in ads, adesso che la reach organica di FB è crollata
- Devi avere degli obiettivi SMART
- Devi avere tre semafori verdi (dove abito ci sono solo rotonde, che faccio trasloco?)
- Devi avere testi ottimizzati SEO (fa nulla se poi sono orrendi muri di parole illeggibili; qui i casi sono due, o non sai fare la SEO oppure è una fregatura)
- Devi diversificare i tuoi servizi (come se fosse facile)
- Devi essere un esperto del tuo settore (non pensavo, sai?)
- Devi pianificare il tuo anno, quadrimestre, mese, settimana, giorno
- Devi superare la sindrome dell’impostore (rassegnati, che tu sia una schiappa e non se ne sono accorti, che tu sia brava, di che ti preoccupi? Ormai è fatta. Però se parli una settimana dei tuoi successi e una settimana della tua sindrome dell’impostore, sembri la bellona di turno che dice che non si sente poi così bella. Dopo un po’ stanchi e sembri finta.)
- Devi parlare di te, dare un volto al tuo piccolo biz
- Devi fare storytelling (vedi sopra)
- Devi essere diversa e originale (fa nulla se poi trovi cuori per ogni dove, che nemmeno in cardiologia)
- Devi ispirarti agli altri biz (deciditi!)

Soprattutto basta post dove mi prometti che in tre mosse/un mese/ una settimana/ quattro e quattr’otto e qualunque variante di questi mi fai diventare ricca e famosa.
Chiamami strana, ma io credo nel duro lavoro, le scorciatoie mi insospettiscono.
Non vuole essere una minaccia (o forse sì?), ma con l’anno nuovo farò pulizia di newsletter e pagine Facebook, non vorrai che elimini proprio la tua?