
Sono arrivata alla fine del 2016 stremata.
Lo scorso anno ho lavorato e studiato come una pazza, ho tradotto tutto quello che mi è passato tra le mani, ho studiato giorno e notte per poter aggiungere il settore medico alle mie specializzazioni e ho studiato tutto quello che ho potuto su imprenditorialità, traduzione e sul settore alimentare. Ho partecipato a fiere dove ho camminato come una pellegrina, scritto millemila parole per il mio blog e anche per un paio di guest post (sappiate che mi sto dando un sacco di arie per questa cosa), tradotto libri e letto, letto e ancora letto. In compenso il letto, quello dove si dorme, l’ho visto davvero pochissimo.

Non so bene in questo turbine di lavoro e studio cosa mi abbia spinto a iscrivermi al corso di Langue & Parole sul ricercatore iconografico freelance, visto che era completamente fuori tema con tutto quello che stavo facendo, che non ho alcuna nozione di fotografia e che non ho minimamente intenzione di fare il ricercatore iconografico.
Oggi devo dire che è stata un’ottima decisione.
Ottima perché il corso è stato davvero bello e ben gestito. Marta Fortini, la professionista che ha tenuto il corso, ha saputo trasmetterci tutta la passione per il suo lavoro e la sua professionalità.
Ottima perché ogni tanto fare qualcosa di completamente diverso e che non ha un’utilità immediata con la nostra attività ha un impatto positivo sulla creatività.
Ottima perché puoi scoprire che un corso “inutile” può essere in realtà utilissimo. Ho imparato cose sulle immagini che non avevo mai nemmeno sentito nominare, prima fra tutte la libertà di panorama, ovvero il copyright su fotografie di monumenti ed edifici pubblici. Ho imparato nozioni interessanti su come e dove cercare le immagini, cosa che potrà servirmi per il blog.
Soprattutto ho imparato che la crescita professionale può avvenire anche frequentando un corso che con la propria professione non ha nulla a che spartire.
No, non ho scoperto una nuova passione, né un nuovo servizio per la mia attività, diversamente da altre colleghe che hanno seguito il corso (qui), però è un corso che rifarei, per il semplice fatto che mi è piaciuto e credo che il punto di forza di questo corso, quello che ha dato al tutto un tocco in più, sia stata la passione e la professionalità della docente. Desidero quindi ringraziare Marta Fortini per il tempo che ci ha dedicato e per le cose che mi ha insegnato. Grazie.