La prima settimana di lavoro dopo le ferie è terminata, puntuale come ogni sabato ecco 100% italiano, la rassegna stampa degli articoli sul mondo della traduzione, dei libri e del mondo dei freelance rigorosamente in italiano. A partire da questa settimana la rubrica si arricchirà di una sezione food.
In questi giorni le pagine dei giornali e i social sono stati pieni dei commenti sulla, o meglio, contro la campagna del Ministro Lorenzin per la fertilità, il famigerato #fertilityday, la playlist di questa settimana sarà dedicata alle donne e anziché una bonus track vi lascio il magnifico monologo di Lella Costa, tratto dal suo spettacolo Alice, che parla della difficoltà di essere donne (oggi?).
Buona lettura e buon ascolto.
Vita da traduttori
Di critiche, errori e scelte
Traduzione freelance, istruzioni per l’uso: Specializzazioni
Vuoi fare il traduttore? Ecco cosa non insegna l’università
Traduttori ansiogeni: piccolo manuale semplificato di meditazione
Il ritorno del traduttore: le sette buone pratiche che ci insegnano le vacanze
Decoupling, quando la coppia scoppia… nel mondo della finanza
La Giornata del Traduttore, storia di un’avventura
La concorrenza imbattibile
Terminologia
Fare una figura da cioccolatai: significato e origini dell’espressione torinese
AirPods e iOS: non più smart ma intelligenti?
Libri e scrittori
La vita segreta delle donne sposate – Elissa Wald
Tradurre Harry Potter, una magia da ripetere
Varie
Quando la scelta è difficile è il momento di rischiare
i pochi studenti di filosofia «senza prospettive di lavoro ma facciamo cio che amiamo
Quando i like sono inutili
Quanto tempo ci metto a scrivere un post
Dove vai, se il volontario non ce l’hai?
Food
Edoardo Raspelli ha detto che la critica gastronomica è tutta una marchetta
Alcuni dei pasti più celebri della letteratura ricreati e fotografati
Gastronomia libera: diciamo no ad agromafie e contraffazione!
Brano tratto da Alice di Lella Costa:
O troppo alta, o troppo bassa,
le dici magra, si sente grassa,
son tutte bionde, lei è corvina,
vanno le brune, diventa albina.
Troppo educata! piaccion volgari!
Troppo scosciata per le comari!
Sei troppo colta e preparata,
intelligente e qualificata,
il maschio è fragile, non lo umiliare,
se sei più brava non lo ostentare!
Sei solo bella ma non sai far niente,
guarda che oggi l’uomo è esigente,
l’aspetto fisico più non gli basta,
cita Alberoni e butta la pasta.
Troppi labbroni, non vanno più!
Troppo quel seno, buttalo giù!
Sbianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna!
L’estate prossima, con il cotone
tornan di moda i fianchi a pallone,
ma per l’inverno, la moda detta,
ci voglion forme da scolaretta.
Piedi piccini, occhi cangianti,
seni minuscoli, anzi, giganti!
Alice assaggia, pilucca, tracanna,
prima è due metri poi è una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta,
niente da fare, è sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora,
ma non si arrende, ci prova ancora.
Alice piange, trangugia, digiuna,
è tutte noi,
è se stessa, è nessuna.