Se vi è mai capitato di consegnare una traduzione e vi hanno segnalato qualche errore “imbarazzante” potete consolarvi, siete in ottima compagnia. Certo, mi auguro che il vostro errore non abbia provocato incidenti diplomatici a livello internazionale o rischiato di scatenare guerre, come in alcuni dei casi illustrati in questo libro: 111 errori di traduzione che hanno cambiato il mondo di Romolo Capuano. Il libro è piacevole da leggere, ricco di aneddoti e propone spiegazioni interessanti anche per gli errori più famosi tratti dalla Bibbia. Anche se lo spazio dedicato agli errori nella traduzione biblica è piuttosto ampio, in questo libro si spazia molto: dagli errori nella traduzione del testo della cessione delle terre della Nuova Zelanda agli inglesi, a errori vari nei discorsi presidenziali all’estero, dagli errori nella scelta dei nomi dei prodotti ai problemi di adattare i nomi dei marchi ai caratteri cinesi, senza ottenere risultati ridicoli o, peggio, offensivi e volgari.
Non possono poi mancare gli errori nelle traduzioni letterarie e quindi ovviamente Harry Potter, che ormai è diventato il case study abituale degli errori di traduzione in letteratura, non tanto per la gravità degli errori commessi dai traduttori, quanto per le numerose reazioni indignate dei lettori che hanno persino spinto Salani a pubblicare una lettera di scuse sul sito dopo l’uscita del quinto libro della saga.
“Gli errori di traduzione in letteratura si sprecano. È verosimile affermare che non esista un solo libro tradotto che non presenti almeno un’imperfezione, una svista, o un classico caso di fischi per fiaschi“