
«Acqua, acqua ovunque, e neanche una goccia da bere!»
Le famose parole di Coleridge, scritte nel 1798, in molte zone del mondo sono già una realtà e già nel 2009 si è iniziato a parlare di water conflict (guerra dell’acqua). Ma l’importanza di questo elemento è sentita sin dal 1992, anno in cui le Nazioni Unite decisero di istituire il World Water Day, la giornata mondiale dell’acqua che ricorre ogni 22 marzo.
Sembra incredibile che la Terra, che viene definita il Pianeta azzurro perché coperta per due terzi di acqua, visibile persino nello spazio, debba fronteggiare una crisi proprio per la scarsità di questo elemento.
Questo perché di tutta la massa d’acqua di cui è coperta la Terra, solo lo 0,5% è potabile, particolare non proprio trascurabile.
Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’acqua 2019 dalle Nazioni Unite è Water for all: Leaving no one behind, Acqua per tutti: non lasciamo indietro nessuno. L’obiettivo delle Nazioni Unite è safe water, acqua sicura ovvero potabile e facilmente reperibile, per tutti.
Ma la Giornata mondiale dell’acqua non è l’unico momento in cui il mondo si occupa di questo tema.
Ogni tre anni il World Water Council (il consiglio mondiale sull’acqua, un’organizzazione internazionale) organizza il World Water Forum, un momento di incontro tra
capi di stato, ministri, esperti e professionisti del settore, enti locali e ricercatori di tutto il mondo.
L’ottava e ultima edizione si è tenuta in Brasile, nel 2018, mentre la prossima edizione, nel 2021, si terrà in Senegal. La scelta di questa nazione non è un caso, visto sin dagli anni ’70 il Senegal e in generale la regione dello Sahel, vive lunghi periodi di siccità che mettono intere popolazioni in ginocchio a causa della carestia e della scarsità di cibo. Periodi di siccità che con i cambiamenti climatici si stanno facendo più frequenti e lunghi.
La lotta allo spreco dell’acqua è fondamentale ovunque, anche in Italia, perché sono già anni che in diverse città nella stagione estiva l’acqua viene razionata e non solo al Sud.
Non bisogna dimenticare che in questi giorni i telegiornali ci mostrano le immagini di un Po in secca, e la primavera è solo agli inizi.
Grazie. L’ho segnalato anch’io, ma le tue informazioni sono più complete
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Bene, più siamo meglio è 🙂
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