Gli hot cross bun sono panini dolci speziati leggermente glassati che vengono preparati in Inghilterra, Australia, Canada, India, Nuova Zelanda e in alcune parti degli Stati Uniti in occasione del Venerdì Santo (Good Friday). La preparazione di questi panini dolci segna la fine della Quaresima (Lent) e devono il loro nome alla croce di glassa (frosting) che li decora. A questi panini vengono attribuite numerose proprietà: secondo la tradizione questi panini dopo essere stati preparati, vengono appesi in casa e se non ammuffiscono prima di Pasqua (Easter) vengono ridotti in polvere e la polvere avrebbe numerose proprietà curative, la capacità di proteggere la casa dal fuoco e garantiscono la protezione ai marinai in mare. Un’altra credenza è che se si condivide uno degli hot cross bun con un’altra persona, si creerà un’amicizia duratura.
Come molte tradizioni Cristiane, l’origine di questi panini va ricercata nelle tradizioni pagane. I pagani adoravano la dea Eostre (da cui deriva il nome Easter), e in occasione della festa di primavera (che in seguito coincise con la Pasqua) preparavano torte con una decorazione a forma di croce sopra. Come per la Pasqua, la festa della primavera celebrava la rinascita. Il mito della dea Eostre è collegato anche ai conigli, da cui nascerebbe la tradizione del Coniglio Pasquale (Easter Bunny) e alle uova, altro simbolo di rinascita.
Nel passaggio alla tradizione Cristiana questi panini hanno acquisito la simbologia cristiana: la croce di glassa rappresenta la crocefissione, le spezie (solitamente cannella – cinnamon, chiodi di garofano – cloves, noce moscata – nutmeg) rappresentano le spezie utilizzate nelle cerimonie funebri.
Questi panini, al pari della nostra colomba, ormai si possono trovare normalmente in vendita nei negozi.
Legata alla tradizione degli hot cross bun c’è anche una filastrocca per bambini.
L’immagine è tratta da Wikipedia