Vi è mai capitato di dover tradurre la parola cracker? No, non intendo i cracker salati da mangiare, ma i pacchetti della tradizione natalizia inglese. Non li avete mai sentiti nominare? Eccoli
Sono dei tubi di cartone avvolti in una carta colorata che li fa assomigliare a grosse caramelle. Si tirano le estremità e il cracker “scoppia” (appunto) rivelando le sorprese che si trovano all’interno: un cappellino, una coroncina, una filastrocca o una storiella oppure un piccolo giocattolo. È una tipica decorazione natalizia. Il problema nasce quando devi tradurne il nome. A meno che non vogliate adottare la traduzione proposta nel cartone animato “Ben e Holly” che lo traduce come “il paccotto con il botto“, che non mi sembra adatto a soggetti con più di tre/quattro anni, personalmente l’unica soluzione che ho trovato è stata di lasciare la parola così com’è, anche perché nel mio caso seguiva una descrizione dettagliata dell’oggetto in questione.
E voi come tradurreste il cracker? Lo lascereste anche voi così com’è o adottereste il “paccotto con il botto”?
Immagine: {{Information |Description= en:Chritmas cracker |Source= Image:ChristmasCrackers.jpg |Date= |Author= en:User:Cgros841 |Permission= |other_versions= en:Chritmas cracker }} == Summary == Photo by Craig M. Groshek, all rights released ==
Io lo lascerei così. Anche nel primo o forse nel secondo Harry Potter ci sono. Se non erro in quell’occasione la Rowling raccontava anche qualcosa di più sui cracker specificando che contenevano sorprese diverse da quelli “ordinari”. Il problema per noi italiani, ma forse non solo noi, è che li associamo con lo snack salato. Concordo con te che parlare di botto è quasi eccessivo. Ps. Lo scorso Natale li ho trovati da Maisons du Monde… purtroppo le sorprese erano così così e non c’era la coroncina di carta :(…
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È vero, durante il primo Natale che Harry Potter passa a Hogwarts scopre i wizard crackers (nothing like the feeble Muggle ones).
Io sinceramente non ho mai visto né quelli dei babbani né gli altri e devo ammettere che in fase di traduzione in un primo momento sono rimasta un po’ basita. Alla fine ho scelto di lasciare così perché è un elementro della tradizione inglese che non ha proprio un equivalente da noi. Però nella ricerca ho scoperto diversi tutorial che spiegano come farli in casa, così i regalini sono sempre belli 🙂
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Vero!!! Li ho visti anche io. Potrebbe essere un’ idea per il prossimo natale 😉
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